venerdì 30 gennaio 2009

Internet: i numeri di Brunetta - 2

Anche Mochi Sismondi sul ForumPA, commentando il piano e-gov di Brunetta, ha fatto caso alla bufala “…solo il 17% delle famiglie italiane usa Internet…”. Anche lui sottolinea il fatto che è un errore e cita il dato, più verosimile, del 42% delle famiglie italiane in rete secondo l'indagine Eurostat (ufficio statistica dell’Unione Europea) dello scorso dicembre.
Non siamo la Svezia o il Canada, ma c'è una bella differenza!
Intanto però tutti hanno parlato di questo 17% e nessuno si è sognato di correggerlo, men che meno la nostra seconda Brunetta preferita (la prima resterà per sempre quella dei “Ricchi e Poveri”).
Avanti così.

lunedì 26 gennaio 2009

Internet: i numeri di Brunetta

Brunetta ha presentato in pompa magna il suo “Piano E-Gov 2012”.
Tutti i ministri dei precedenti governi hanno presentato in pompa magna il loro Piano E-Gov, e lui non è certo da meno.
Sollecitato anche dal blog di Mantellini ho dato un’occhiata al Piano E-Gov 2012, un documento di 70 pagine.
Mi pare fatto piuttosto male, con dati disomogenei e su argomenti diversi. Faccio alcuni esempi perché ci sono alcune cose, anzi più di alcune, che proprio non convincono:
I media battono sul dato, riportato a pagina 5, che solo il 17% delle famiglie italiane usa Internet, contro una media EU del 32%.
A pagina 9 si fa una comparazione tra Italia e Germania. Le famiglie italiane con connessione Internet salgono a circa il 42%.
A Pagina 22 invece le famiglie connesse a banda larga sembrano essere circa il 25%.
Per capire qualcosa su dati regionali bisogna cercare di interpretare la tabella di pagina 11, io non ci sono riuscito.
A pagina 15 ci sono comparazioni tra paesi europei, ma non si capisce di cosa si stia parlando. C’è anche scritto che “…L’Italia si posiziona a 27, leggermente al di sopra del valore medio dell’Europa che che è a 76…” (il che che è nel testo).
A pagina 18 c’è una tabella che ci racconta degli “…Individui (%) che hanno usato internet per la
ricerca di lavoro nel 2007 in aziende sopra i 10 addetti che usano internet per la formazione.” Ma cosa vuol dire?
Mi domando: che cosa hanno messo insieme? Non dico il miniministro, ma possibile che nessuno dei fannulloni che girano per il ministero abbia avuto il tempo di rileggerlo?
Non mi soffermo neanche sulle paginate di promesse su piani pluriennali (di buoni propositi ne ho visti abbastanza, e da troppi anni aspetto i fatti), ma se cominciamo con report di questo genere stiamo freschi.

mercoledì 21 gennaio 2009

Discorso di Obama: le mie sensazioni

Ieri ho ascoltato il discorso di Obama in diretta alla radio.

Ci sarebbe molto da dire: sul piano mediatico, perché è stato un evento mondiale come nessun'altra elezione era mai stata prima d'ora; sul fatto che la rete è stata protagonista, sui cambi di rotta sul piano politico; sull'abisso di distanza con la politica di casa nostra, ecc., ecc.

Magari ci tornerò sopra, ma per ora voglio raccontare solo le sensazioni.

La frase "Un uomo che sessanta anni or sono non sarebbe neppure stato servito in un ristorante, oggi presta giuramento per assumere la più alta carica della nazione" mi ha emozionato.

La frase “...siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei, induisti e non credenti…” mi ha dato la speranza di avere trovato un leader mondiale.

La frase “...quello che uomini e donne possono fare quando l’immaginazione si unisce alla volontà comune, la necessità al coraggio” mi ha dato fiducia.

I riferimenti all’umiltà, alla sobrietà, al rispetto per le risorse del pianeta, mi hanno entusiasmato.

Ecco: entusiasmo, motivazione, voglia di fare (merce rara di questi tempi) queste sono le sensazioni che mi ha dato il discorso di Obama

E’ quello che volevo, e che credo vogliamo in tanti. Io sono con lui.

Buona fortuna e buon lavoro.


Il discorso in italiano è qui

Ma è meglio il video






martedì 20 gennaio 2009

Obama Presidente: We Are One concert


Stasera si insedia Obama. Seguirò la cosa in TV, ma ieri c'è stato il concerto al Lincoln Memorial che, per chi vuole cogliere lo spirito del tempo e il clima che c'è negli USA, è stato davvero significativo.
Si è aperto con Bruce (che si è speso molto per Obama) che si è presentato con la sua chitarra acustica, emozionato, e accompagnato da un coro gospel, ha cantato "The Rising". Imperdibile poi "This Land is Your Land" di
Woody Guthrie, cantata con Pete Seeger e migliaia di persone.
Il tutto
davanti al nuovo presidente e qualche centinaio di milioni di persone in tutto il mondo.
Guardatevi su badlands.it i video a questa pagina, ne vale la pena (grazie a Elena per la segnalazione).
Mi vien da dire che su Obama c'è un bel carico di attese e responsabilità, ma anche tanta partecipazione e voglia di cambiare.
Ho fiducia.


lunedì 19 gennaio 2009

La Lega che ci fa divertire

Questo video, pubblicato da Marcello Saponaro, è veramente imperdibile.
I rappresentanti della Lega, questo è il capogruppo in Regione Lombardia, a volte ci riservano ancora qualche momento di divertimento, anche se spesso non lo sanno.
Questa volta no: lui pensa di essere divertente, e in effetti lo è anche per me, ma da un altro punto di vista.

venerdì 16 gennaio 2009

Su Facebook

Ho già ringraziato gli amici che mi hanno tirato dentro a feisbuc, sono contento di esserci e di aver ritrovato gente che non sentivo da tempo.
Ciò detto, devo dire che non mi pare il posto più adatto a condividere ragionamenti, cosa che in questo periodo mi intriga.
Mi sto anche convincendo che potrebbe diventare qualcosa di diverso dai precedenti fenomeni passeggeri di internet 2.0 (MySpace, SecondLife, ecc.).
Interessante questo articolo, che fa un giro di opinioni, e questa ipotesi di Massimo Mantellini:

"...negli ultimi mesi si cita spesso la vertiginosa ascesa di Facebook come una occasione iniziatica per milioni di persone nei confronti non solo di un social network ben fatto (e discretamente noioso) comunque capace di fare da collante fra utenze molto diverse, ma di una Internet delle persone finalmente conscia di se stessa.
In questo processo, per una volta, i “precursori” non avranno grandi ruoli mentre è la società delle persone che si gioca una occasione di rinascimento ideologico (nuova informazione, nuove consapevolezze commerciali, nuovi rapporti di vicinanza sociale) mediato da uno strumento tecnologico che fino a ieri era “il lupo” ed oggi, anche con la mediazione di Facebook (sia santificato Mark Zuckenberg e il suo accrocchio) diventa, potrebbe diventare, lo sguardo nuovo sul mondo per molti anche in questo paese."
Se avete voglia questo è l'articolo intero

Credo che valga la pena di seguire questo filo di ragionamento.

martedì 13 gennaio 2009

Il bello del quotidiano

 

Sono tornato al lavoro e al quotidiano.

Per iniziare bene l’anno cito alcune cose che mi sono piaciute:

-          le bici: nonostante il freddo, anche -8, ci sono diversi ciclisti metropolitani che viaggiano. Bisogna stare un po’ più attenti al ghiaccio, si va più adagio, ma tutti, maschi e femmine, ragazzi e adulti, hanno delle belle facce sorridenti.

-          Soru: siccome la Regione Sardegna va alle elezioni, in questi giorni ogni tanto la TV passa qualche intervento del Profeta Sardo d’Azione. Mi piace ogni tanto sentire cose intelligenti da uno che fa politica. La speranza è l’ultima a morire.

-          Mi diverte, anche se non mi appassiona, la vicenda di Rifondazione Comunista che va verso la scissione. Sono coerenti con la loro storia: pensano di essere lì per dimostrare ogni giorno e nel modo più rigoroso possibile la loro coerenza con se stessi. Mi ricordano “Into the Wild”: l’eccesso di coerenza porta a quella fine lì. La differenza è che in quel caso pagava solo il protagonista, in questo caso, a vario titolo, pagano elettori, contribuenti, ecc.

-          Sono anche contento di avere incontrato su Facebook amici che non sentivo da anni: Vito, Fumagalli e la Penny. Anche solo una foto e una mail è catrino. Grazie ai Lunacamuni per avermi convinto.

mercoledì 7 gennaio 2009

Palestina

Provo un grande disagio sentendo e leggendo queste cronache sulla nuova guerra, l’ultima di una serie infinita, in Palestina.
E’ odioso che le cronache siano solo piene di drammatica attualità e non venga mai ripreso il filo degli accordi stipulati e mai rispettati: così alla fine il diritto (e la verità, per quanto possibile) finisce per essere dimenticato.
Detesto il gioco al massacro di Hamas e nello stesso tempo trovo ripugnante la sproporzione con la potenza militare di Israele.
Mi da fastidio l’arroganza della ministra israeliana Livni, ma non c’è una singola voce credibile e affidabile dalla parte palestinese.
Trovo demoralizzante che anche su questo in Italia non si trovi di meglio che farsi le solite pippe tra maggioranza e opposizione. Storicamente, ma anche di recente in Libano, siamo sempre stati interlocutori importanti nelle questioni mediorientali, e tutto sommato Frattini dovrebbe essere tra i meno peggio del mazzo: macchè, niente da fare, anche questo sta andando a finire nel frullatore informativo.
Ma qualche voce fuori dal coro c’è, e vale la pena di leggerla. Sofri su Repubblica ad esempio (a parte la foto terribile, che poteva anche essere evitata, o forse no)

Ci siamo portati un po’ di neve dalla montagna…


Il primo post dell’anno nuovo è per questa immagine di Milano sotto la neve (l’ha fatta la mia amica Licia).
E’ davvero bellissima, specialmente per me che me ne sto a casa.
Per chi deve andare a scuola o al lavoro un po’ meno.
Per la scuola possiamo ringraziare la nostra supersindaca, che per la serie “te lo faccio vedere io…”, ha fatto la prima cazzata dell’anno.
Va beh, Milano è bellissima lo stesso.