giovedì 12 gennaio 2012

Ma che bella giornata

Stamattina dopo belle giornate di sole il cielo era cupo. Presagio di una brutta giornata politica, che si è manifestata con la bocciatura dei referendum sulla legge elettorale e con il salvataggio di Cosentino dall’arresto da parte della Camera.
Il governo “che non è quello che vorrei ma è il migliore possibile” sta facendo il suo: sobrietà, autorevolezza internazionale, azioni concrete sull’evasione fiscale (Cortina), sulla moralità (opportune dimissioni di un ministro), sul piano della comunicazione.
Ma gli apparati (Corte Costituzionale) e i partiti non si muovono di un millimetro.
La storia sembra passare loro accanto come un film da guardare distrattamente.
Non è così: sono loro a vivere in un film, di quelli vecchi e brutti, rivisti mille volte, ma un film che durerà ancora a lungo.
Spero che nessuno si illuda che i partiti, tutti, si impegnino per fare una nuova legge elettorale.
Non lo faranno perché in fondo questa schifezza va bene agli apparati, tutti, che così potranno designare i futuri deputati e senatori scegliendo tra i più fedeli.
Temo ci aspetti quindi un altro pessimo Parlamento con tanti altri Cosentino, o qualche sorpresa tipo “golpe tecnocratico” travestito da emergenza istituzionale.
Non so quale delle due alternativa sia peggio.
Di sicuro ci aspetta un cammino ancora lungo e faticoso verso una democrazia compiuta.
Amen e tirem innanz.