lunedì 22 novembre 2010

Questioni serie, vere.


Stavo facendo un giro sulle testate online, davo un'occhiata ai blog, caso Carfagna, Pd, PdL, spazzatura a Napoli.... poi mi sono imbattuto in questa immagine (da Beppe Grillo) e ho anche letto il post.
Ho pensato che per oggi basta con le menate di casa nostra, le questioni davvero serie sono altre.

mercoledì 17 novembre 2010

Brescia

Se i servizi possono ancora impedire di conoscere la verità sulle stragi pensiamo a quanto sono deboli la politica pubblica e la sua classe dirigente tutta

martedì 16 novembre 2010

Sempre gli stessi 5 milioni?


5 milioni di italiani è un numero ricorrente: sono 5 milioni gli italiani che leggono i giornali, 5 milioni quelli che guardano le trasmissioni TV di approfondimento, 5 milioni quelli che vanno a cinema e teatri, ecc.
Quando leggo questi dati mi chiedo: non è che siamo sempre gli stessi?
Ieri sera c’è stata un’inversione di tendenza: “Vieni via con me”, Saviano, Fazio, e compagnia, l’hanno visto quasi 10 milioni, il 30% di quelli seduti davanti a una TV.
Allora non si fa audience solo trasmettendo programmi “leggeri” o idiozie, cercare di mettere in moto il cervello non significa necessariamente cambiare canale.
Allora non siamo sempre gli stessi.
No, il problema è solo proporre contenuti intelligenti raccontati nel modo giusto e dalle persone giuste. Storie raccontate non per parlare a se stessi ma per farsi ascoltare.

lunedì 15 novembre 2010

Commento dopo le primarie: ora viene il difficile

E va bene, le primarie sono andate.
Non sono andate a votare le masse attese, ma nemmeno molti meno che un paio d’anni fa. Considerata la giornata infame far muovere quasi 70.000 persone mi pare comunque un buon risultato.

Pisapia ha vinto bene, dimostrando l’importanza di essersi autoproposto con tempismo e da indipendente, mettendo a profitto la propria riconoscibilità ed una rete di sostenitori importanti e discreti quanto efficaci.

Boeri (che secondo me era il candidato con maggiori possibilità di battere la Moratti), ha fatto il possibile per rimontare il gap di notorietà rispetto a Pisapia e Onida, ma soprattutto per cercare di affrancarsi dall’ingombrante “investitura” del Pd, un vero e proprio “bacio della morte”.
Complimenti comunque alla squadra che l’ha sostenuto, che ha lavorato bene, con freschezza e creatività. Massima solidarietà a Denis, che ieri sera a casa mia ha dovuto incassare anche la sconfitta dell’Inter nel derby.

Onida ha tenuto un profilo alto e garantista, consono al suo personaggio, ed ha conseguito, visto le premesse e le forze in campo, un ottimo risultato

Ora viene il difficile.
Il tono rispettoso e costruttivo che ha contraddistinto la campagna per le primarie deve essere salvaguardato ad ogni costo. Non ho troppi dubbi sui candidati, Boeri ha già dimostrato il suo fair play e Onida non ha bisogno di dimostrarlo. ma ne ho sui partiti che li hanno sostenuti.
Se devono essere regolati dei conti, se proprio non se ne può fare a meno, lo si faccia a porte chiuse, senza distogliere l’attenzione pubblica dal candidato Pisapia, dalle sinergie positive che troveràcon gli altri, dai progetti da mettere in campo nelle prossime settimane.

Soprattutto ai dirigenti del Pd (la cui crisi spiega bene Beppe Caravita), mi verrebbe da raccomandare: fate poco, fate il meno possibile ed eviterete ulteriori danni, magari anche involontari. Lasciate fare ai vostri militanti ed elettori, che sono certo si dimostreranno generosi e capaci di lavorare con gli altri nel solo interesse della nostra città.

martedì 9 novembre 2010

Troppo ricchi

Qualcuno fa notare fa notare l'acido commento del Giornale di oggi su "Vieni via con me", la trasmissione di Fazio e Saviano.

Dice Sallusti:
"Come possono interpretare i bisogni della gente uno scrittore miliardario (Saviano), due conduttori televisivi strapagati (Fazio e Littizzetto, due milioni all'anno di reddito a testa), un direttore d'orchestra con la puzza sotto il naso (Abbado), il solito Benigni più furbo che bravo (4 milioni di reddito per sparare battute) e l'immancabile Vendola, comunista da 16mila euro mese?"

Personalmente sono d'accordo sul fatto che certi compensi sono eccessivi, sarebbe ora che anche il mondo dello spettacolo, come quello della politica e qualsiasi altro, tornasse ad avere un senso di equità e misura più adatto ai tempi.

Ma detto ciò, come fa un sostenitore del Berlusca, che con un patrimonio di 9 miliardi (non so se in Euro o in dollari) è solidamente piazzato al 74° posto tra gli uomini più ricchi del mondo, che ostenta senza pudore proprietà ed eccessi, come fa il Sallusti a usare un argomento del genere? Esiste qualcuno di più lontano dai "bisogni della gente", ma anche dal concetto di "bisogno" e basta, del Berlusca?

martedì 2 novembre 2010

“Tira più un pèl de pota che ducent caval che trota”

Questo il lucido commento del leader maximo della Lega, il lucidissimo Umberto Bossi, sulla vicenda Ruby.
Il senatùr si è poi dilungato su altre finissime considerazioni di alta strategia politica e raffinata tattica istituzionale: “…è chiaro che Berlusconi poteva farla fare ad un altro quella telefonata. Per esempio chiamava me, chiamava Maroni...”.
Un altro dei cavalli di razza leghisti, l’astuto Calderoli, ha completato l’analisi dispensando sottili allusioni: “…sono preoccupato che qui, profittando delle vicende personali di Berlusconi, sia in atto un colpo di Stato, ma sarebbe il golpe dei fighetta…”. Sembra che i due si siano poi compiaciuti della rispettiva profondità di analisi cimentandosi n una gara di rutti.