martedì 31 agosto 2010

The Times They Are a-Changin'

Quest’estate mi è capitato di ragionare su diverse cose che stanno succedendo e che spiegano come sta avvenendo il cambiamento.
Via dall’Iraq
Gli USA se ne vanno: questa è una buona notizia, per Obama ma soprattutto perché chiude con l’illusione che si possa cambiare una società complessa attraverso “scorciatoie” di tipo militare.
Voglio ragionare sul fatto che questa “soluzione” alla Bush, indipendentemente dai costi della guerra, delle migliaia di morti, ecc, semplicemente non funziona. Né in Iraq né altrove.
Il mondo si fa sempre più complesso, e i problemi complessi non hanno soluzioni semplici.

Donne afgane: il prossimo mese in Afghanistan si terranno le seconde elezioni parlamentari dal rovesciamento del regime talebano, che non permetteva alle donne di partecipare alla vita pubblica.
Anche oggi succedono attentati per le strade a donne e bambine che si recano a scuola, i manifesti elettorali delle donne vengono sporcati, ma ben 406 donne saranno candidate.
Date un’occhiata a questo articolo su IlPost

Anche in Iran, dove pure la tensione militare è alta per la minaccia nucleare, credo che il motore del cambiamento e il principale avversario di Khamenei e Ahmadinejad è il movimento verde. L’opposizione interna che, per quanto divisa tra genitori cercano un compromesso e figli si spingono oltre, stanno conquistando, a caro prezzo, spazi di libertà.

Invece in Cina, oltre al grande (ovvio) movimento dei lavoratori che credo che lì andrà ancora di moda per un pezzo, i segnali del cambiamento arrivano anche da atri episodi, come ad esempio dall’aumento del traffico. Che ne dite di nove giorni di coda (che si prevede diventeranno trenta) sulla China National Highway 110 che da Pechino porta verso la Mongolia?

In tutti questi casi c’è poco da fare, non bastano armi, polizia, terrorismo o carri armati.

Ho letto di un intervento in Parlamento di Benigno Zaccagnini del luglio del 1963, nei giorni in cui si costruiva il Muro di Berlino. Non avrei mai sognato di trovarmi a un giorno a citare Zaccagnini, ma aveva visto giusto. Diceva: “Noi sappiamo che anche questo muro verrà abbattuto; e non verrà abbattuto dai carri armati, ma dal cammino travolgente delle idee di libertà, di giustizia e di pace che ovunque avanzano nel mondo“
E’ così anche oggi.

2 commenti:

  1. detta cosi quella di zaccagnani la poteva dire anche mio zio che è un pirla pure democristiano,allora Zacc a casa sua non difendeva certo le idee di libertà e certe frasi in un altro contesto sono tutta un altra cosa e quelle parole avevano tutto un altro senso ,e sulla costruzione del muro si è sempre sentita una campana sola. Poi sarà stato un bene chi può dirlo per le popolazione dell'est di certo,per la mafia russa anche per Putin di sicuro poi per tutti si vedrà.

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  2. Sul fatto che sia stato un bene o meno, ognuno la pensa come vuole.
    Per me lo è stato.
    La frase di Zac, di cui non sono mai stato un fan, è comunque una grande verità, e gli va dato merito di aver avuto vista lunga.

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