mercoledì 18 maggio 2011

Elezioni a Milano: dopo l’euforia, ragionamenti e numeri

Dopo l’ottimo esito delle amministrative mi sono messo a guardare un po’ di numeri.
Il risultato è questo.
Il centrosinistra ha fatto il suo dovere portando alle urne a votare Pisapia il suo elettorato. Nulla di più ma anche nulla di meno, perché, coi tempi che corrono non era facile (e forse le cialtronate del Berlusca e della Moratti hanno dato una mano).
I giochi grossi, il tracollo, sono tutti nell’elettorato di centrodestra, con 80.000 persone che hanno deciso di non votare la Moratti, in parte stando a casa e in parte votando il terzo polo.
Numeri di confronto con le precedenti del 2006 (arrotondati):
Hanno votato oltre 673.000 persone mentre nel 2006 furono 696.000. La percentuale è simile: 68%.
Centro sinistra:
Pisapia ha preso 316.000 voti (48%), meglio delle liste che lo sostenevano, che hanno sommato 281.000 (47%)
Ferrante aveva preso 319.000 voti (47%), decisamente meglio delle liste che lo sostenevano 270.000 (45%).
Quindi, Pisapia ha fatto meglio (tenuto conto del numero inferiori di votanti), ma non tanto.
Centro destra:
Moratti 2011 ha preso 273.000 voti (42%), peggio delle liste che la sostenevano, che hanno sommato 258.000 (43%)
Moratti 2006 aveva preso 353.000 voti (52%), anche allora peggio delle liste che la sostenevano 328.000 (54%).

La sostanza è che possiamo gioire del “risveglio” di molti milanesi dall’incanto berlusconiano, ma che ciò è dovuto più a demerito della destra che a “reconquista”: la debolezza della Moratti, intrinseca e accentuata dalla campagna di comunicazione, tanto faraonica quanto sballata; i deliri del Berlusca sempre più bollito; le sceneggiate a Palazzo di giustizia; la crisi del Pdl e la divisione del terzo polo (oltre 36.000 voti per Palmeri).

Se così è, e lo dicono i numeri, dobbiamo andare avanti a fare le cose per bene come si è fatto finora, senza litigi, evitando di dare corda a deliri vari (come quello di Cacciari: “…con Albertini candidato avremmo vinto al primo turno…”), mantenendo la calma fermezza di Pisapia, la serietà e competenza di Boeri, ecc..
La strada per il ballottaggio è lunga solo pochi giorni, quella per risvegliare la coscienze addormentate sarà ben più lunga.

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