lunedì 6 aprile 2009

Sergio “ciarlatano” Cofferati

In una bella intervista su Repubblica del 10 ottobre 2008 dal titolo “Non mi ricandido, sto con mio figlio”, Cofferati chiudeva così:
Domanda: “Farà l' eurodeputato e invierà cartoline da Bruxelles?”
Risposta: “Il problema non è Bruxelles e nemmeno Roma: se andassi, potreste dire che sono un ciarlatano”.
Non mi è mai stato simpaticissimo, Cofferati, ma al tempo l’avevo apprezzato per la chiarezza della presa di posizione (e anche perché almeno uno della nomenclatura si faceva da parte).
Siccome il papà del figlio con cui vuole stare è dato come uno dei candidati sicuri del PD, se ciò avvenisse sapremmo come chiamarlo. L’ha detto lui: Ciarlatano.

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