lunedì 7 settembre 2009

Abbronzato? Pallido è meglio!



Sulla proposta avanzata da Fini e altri di cittadinanza agli immigrati residenti da oltre 5 anni in Italia (che è proposta di modifica alla legge vigente sulla cittadinanza presentata in Parlamento da Andrea Sarubbi del Pd e Fabio Granata del Pdl) è intervenuto, con la consueta arguzia, un ministro della repubblica italiana: Roberto Calderoli.
La frase, mescolata in un cocktail colmo di perle di saggezza a beneficio del popolo trevigiano, è questa: «La Costituzione non fa distinzione fra elettori alle elezioni politiche e amministrative. Non vorrei mai fra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato».
Va beh, dai, non stiamo a scandalizzarci sul razzismo manifesto di un ministro, sono tempi così...
Piuttosto potrebbe avere ragione: metti che capitasse un Mandela, o un Obama, di sicuro lui, il Calderoli, il ministro non lo farebbe più, magari tornerebbe a fare il dentista, per la sfortuna dei pochi pazienti.
Certo, se il presidente abbronzato fosse un Bokassa (dittatore congolese accusato di cannibalismo), magari avrebbe qualche probabilità in più.

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