martedì 15 settembre 2009

Bossi sparla e i suoi menano

Domenica scorsa si è svolta a Venezia l'annuale "raduno del popolo padano", una specie di gita di gruppo a base di pane e salame e vino in abbondanza.
L'evento si è concluso con la classica cerimonia dell'ampolla d'acqua versata in mare e con una serie di "politici" che si alternavano sul palco facendo sfoggio di ignoranza urlata. Il premio lo darei a Bossi che prima ha sparato la solita cannonata a salve: «Un giorno la Padania sarà uno Stato libero, indipendente e sovrano», poi ha fatto lezione di storia: parlando dell’assedio di Vienna del 1683, «quando la cavalleria della Padania, i nostri ragazzi, liberarono la città dai turchi». Ovviamente la Padania, che non esiste ora come allora, non ha mai avut una cavalleria, e l’esercito era formato da polacchi, bavaresi e sassoni.
Mi sa che se aiuta il figlio coi compiti a casa sono guai (se lo bocciano ancora una volta va dritto a fare il deputato).
Questa volta non hanno fatto parlare Borghezio e Gentilini, pur richiesti a gran voce. Forse erano fans di questi due i membri del gruppetto che ha pensato bene di rallegrare la giornata devastando un ristorante e pestando a sengue i camerieri.
Il motivo? Erano albanesi!

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