giovedì 16 settembre 2010

Parliamo della Lega - 1

Dico sempre che considero la Lega Nord più vitale dei berlusconiani, da un certo punto di vista più interessante come fenomeno sociale, più pericolosa per la l’incultura profonda che evoca e usa senza scupolo.
Dopo aver fatto della diversità un simbolo distintivo, nel giro di pochi anni hanno collezionato tutte le nefandezze dei “politicanti romani”.

Luca Ricolfi, giornalista de “La Stampa” che ha scritto “Il sacco del Nord” si domanda: “Ma la Lega è ancora federalista?
E si risponde così: “Per la Lega, ormai, il federalismo è diventato meno importante dell’allargamento della sua presenza nella pubblica amministrazione, dai Comuni alle Province, dalle Regioni al Parlamento, quella stessa amministrazione che la Lega delle origini voleva bonificare, e che ora sembra lentamente ma inesorabilmente trasformarsi in un terreno di pascolo, come accade a qualsiasi normale apparato di partito. Il federalismo all’inizio era prevalentemente un fine, ora sta diventando un mezzo, uno strumento di propaganda. Non dobbiamo stupircene, perché succede in tutti i partiti, e la Lega non fa eccezione."

Caso mai vi fossero sfuggiti, come a Ricolfi, alcuni segnali, facciamo un ripassino, utilizzando qualche esempio, tra i tanti disponibili:
Uso privato delle auto blu. Quante volte li abbiamo sentiti scagliarsi contro questo malcostume, finchè il Presidente leghista del Friuli ci si è impegnato alla grande, tanto da doversi dimettere.
Clientelismo. Scrive il Giornale di un generoso regalo, 800.000 Euro, del ministero dell’Economia concesso lo scorso alla “Scuola libera dei Popoli Padani”, la Bosina è stata fondata nel 1998 da Manuela Marrone, “maestra di scuola elementare di lunga esperienza”, ma anche moglie di Umberto Bossi.
Truffa. Prendiamo il caso del presidente di azienda pubblica indagato con ipotesi di reato che vanno dal peculato, all’abuso d’ufficio, fino alla truffa.
Bancarotta. Già, come dimenticare la scalata bancaria leghista, un pò casereccia forse, ma con tanto di mezzo salvataggio da parte di Fiorani e dei soliti faccendieri.
Mafia. E sì, perché non ci facciamo mancare nemmeno un consigliere regionale si è fatto beccare col boss dell’ndrangheta.

Non male, vero?
Ne ho altre da raccontare, ma il post è un pò lungo.
Alla prossima.

1 commento:

  1. sono da vent'anni a governare,e ancora con la storia di partito di lotta incredibili .
    niente moschea ma si allo show di gheddafi,il nepotismo della trota,la truffa dei concorsi,i vent'anni di stipendi da Roma ladrona,la bufala della padania,il ministro dell'interno che non fà rispettare le leggi,come hanno fatto a costruirsi la scuola da soli? solo percchè sono bravi o magari andiamo avedere le tasse chi ecome le pagano.vado aruota libera perchè non li reggo più,ma quando mai hai visto una ricevuta fiscale dove andiamo in vacanza,questi ex feudi democristiani hanno anche il coraggio di dare lezione di moralità, e per ultimo la sinistra che non attacca mai la lega forse perchè pensano di poter riprendersi un pò di elettorato mahhh

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