mercoledì 21 gennaio 2009

Discorso di Obama: le mie sensazioni

Ieri ho ascoltato il discorso di Obama in diretta alla radio.

Ci sarebbe molto da dire: sul piano mediatico, perché è stato un evento mondiale come nessun'altra elezione era mai stata prima d'ora; sul fatto che la rete è stata protagonista, sui cambi di rotta sul piano politico; sull'abisso di distanza con la politica di casa nostra, ecc., ecc.

Magari ci tornerò sopra, ma per ora voglio raccontare solo le sensazioni.

La frase "Un uomo che sessanta anni or sono non sarebbe neppure stato servito in un ristorante, oggi presta giuramento per assumere la più alta carica della nazione" mi ha emozionato.

La frase “...siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei, induisti e non credenti…” mi ha dato la speranza di avere trovato un leader mondiale.

La frase “...quello che uomini e donne possono fare quando l’immaginazione si unisce alla volontà comune, la necessità al coraggio” mi ha dato fiducia.

I riferimenti all’umiltà, alla sobrietà, al rispetto per le risorse del pianeta, mi hanno entusiasmato.

Ecco: entusiasmo, motivazione, voglia di fare (merce rara di questi tempi) queste sono le sensazioni che mi ha dato il discorso di Obama

E’ quello che volevo, e che credo vogliamo in tanti. Io sono con lui.

Buona fortuna e buon lavoro.


Il discorso in italiano è qui

Ma è meglio il video






1 commento:

  1. Due cose mi sono stupite da questo avvenimento Obama:
    - uno, la sensazione di rivincita 40 anni dopo l'assassino di Martin Luther King e Bobby Kennedy! Le promesse buone si mantengono... eventualmente!
    - due, la notevole diffusione di un pessimismo quotidiano italiano pronto a sminuire qualunque cosa di positivo. Evidentemente, a tanti, ma dico tanti, il positivo fa pena. Alla faccia dei prossimi 40 anni!

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