mercoledì 18 febbraio 2009

Sardegna: il Profeta Sardo perde (o forse no)

Allora non ce l’ha fatta. Peccato, si vede che “ha dà passà a’ nuttata”.
Siccome sono un ottimista voglio vedere le cose positive di questa sconfitta.
Soru arriva circa al 43%, la coalizione di centrosinistra che lo sosteneva si ferma al 38,67%.
Quindi Soru conquista quasi cinque punti in più della sua coalizione.
Insomma il Profeta Sardo corre, ma il peso morto dei partiti morti che si porta addosso lo frena.
Viceversa il centrodestra becca il 56,66 dei voti e il suo candidato Cappellacci ne prende 5 in meno: cioè lui è una chiavica, ma il Berlusca, il Presidente del Consiglio, le TV pubbliche e private, ecc. lo spingono e lui arriva primo (ma una volta le "spinte" non venivano punite con la squalifica?).
I numeri reali non si sanno ancora, perché lo scrutinio dei voti è stato davvero allucinante (si prevede sia completato entro l’equinozio di primavera), ma pare che qualche migliaio di sardi abbia espresso la propria rottura di maroni (non il ministro) in modo chiaro: si parla di quasi 20.000 schede nulle e annullate volontariamente e di oltre 5.000 bianche.
Commento di Soru:
“Ho chiamato Ugo Cappellacci per augurare buon lavoro a lui e alla Sardegna per i prossimi cinque anni”. Spero che non decida di tornare a fare Tiscali, abbiamo bisogno di gente così.

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