lunedì 13 ottobre 2025

Vergogna Roccella!

Vergogna Roccella! "Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito "gite" i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l'antifascismo. Quale sarebbe la colpa?" Liliana Segre

martedì 7 ottobre 2025

Volontari per Gaza vs volontari per l'Ucraina

La insistenza che propone su giornali e social questa pretestuosa contrapposizione mi ha fatto pensare. Perché tanta partecipazione per la Flottilla e non per Kiev? Ho cercato alcune risposte che vi propongo: - l'avversione per Netanyahu non è molto diversa da quella per Putin, è diversa l'empatia per la popolazione di Gaza e questo lo spiego con la "doppia oppressione" che subisce: dai fondamentalisti di Hamas e dall'esercito israeliano; - un'altro elemento di differenza è che gli ucraini sono comunque difesi da un esercito regolare che combatte contro l'invasore, mentre i palestinesi subiscono i bombardamenti senza alcuna possibilità di replica o resistenza: un crudele di tiro al bersaglio su gente inerme. - l'ultimo elemento riguarda il governo italiano: la gente in piazza manifesta contro l'immobilismo nei confronti del governo di Netanyahu, mentre nei confronti di Putin la postura è ben diversa: la Russia è sottoposta a sanzioni, le sue bandiere non compaiono nelle competizioni sportive, gli aiuti all'Ucraina non sono in discussione, in Italia come in Europa. Io ho individuato queste situazioni diverse tra i due scenari di guerra, che aiutano a capire le diverse sensibilità delle piazze, senza che debbano essere inventate pretestuose contrapposizioni. Chiudo infine ricordando le altre guerre, dal Sudan al Congo al Corno d'Africa. Ma qui la spiegazione è più semplice: per il mainstream e i social di casa nostra, l'Africa semplicemente non esiste.

Anniversario del 7 ottobre

Questa immagine del 7 ottobre per me è bellissima e emblematica. La giovane israeliana che fugge non solo dai tagliagole, ma idealmente anche dall'oppressione dell'apartheid e della guerra. La immagino affiancata nella stessa idea di fuga da una giovane ragazza palestinese.

Milano da amare

La scorsa settimana "La Lettura" del Corriere della sera ha dato voce a tre giovani scrittori che hanno da poco pubblicato i loro romanzi ambientati a Milano. Il tema della conversazione era proprio Milano, se ne sta parlando molto in questi giorni e loro osservazioni danno uno spaccato efficace della percezione della nostra città. Ne riporto alcuni stralci. Loro sono Alice Valeria Oliveri, Pietro Santetti e Fabrizio Sinisi. Alice Valeria Oliveri "...stavo ambientando a Roma il romanzo ma a un certo punto mi sono bloccata e mi sono detta "No. Io lo devo portare a Milano". Accade secondo me perché Milano è molto più stimolante come luogo, se si vuole scrivere della contemporaneità. È una città in cui succedono tante cose." " Milano, a differenza di altre città e un luogo dove molta gente viene da fuori Qui, si creano comunità solidali, frequentate da persone che abitano un luogo e una casa diversi da quelli di nascita." Pietro Santetti "Milano perché è lì che si sogna di realizzare le proprie ambizioni in un luogo in cui essere se stessi senza troppi giudizi bigotti. Milano che è un incubatrice di tante storie incredibili." "Credo che il perenne cambiamento e aggiornamento di Milano verso il futuro e la modernità faccia parte della sua natura. Si reinventa sempre va sempre avanti. Va sempre veloce. " "A Milano ci sono concerti ed eventi, è sempre affascinante, soprattutto per la gente che ci vive, che è lì perché ha un obiettivo, perché è brillante, perché vuole realizzare delle cose, quindi è molto stimolante. Milano è bella per quello che ha da offrire." Fabrizio Sinisi "Milano è uno scenario brutto, per molti aspetti neutro, ma che a differenza di città che hanno un paesaggio culturale storico monumentale molto forte ti consente di proiettare più cose. Ti concede possibilità visionarie." "Milano è la città in cui più che in ogni altra hai l'impressione di poter diventare quello che vuoi. Uno scenario che dà ai personaggi illusione più o meno vera di potersi trasformare." "Milano perché la maggior parte di grandi movimenti di cambiamento e di trasformazione della società sono cominciati a Milano, dall'illuminismo francese al Risorgimento al fascismo al berlusconismo. Tutti i grandi movimenti di trasformazione antropologica culturale politica di questo paese hanno avuto la loro incubatrice in questa città." "Milano prefigura cose che poi succedono anni dopo nel resto del paese è il luogo in cui si manifesta per primo qualcosa di sotterraneo." Punti di vista di giovani dai quali interpretare Milano, continuare ad amarla e a cercare di migliorarla.

La comunicazione dell'estrema destra.

Una strategia di comunicazione coordinata e globale. Un coordinamento mondiale che è un grande problema per i progressisti (che continuano a coltivare con passione divisioni e polemiche interne), che non sono attrezzati per competere su questo piano. Un articolo di "Valigia blu" spiega bene quanto le strategie ispirate da Steve Bannon e altri abbiano preso piede. "Tutti i leader di estrema destra – da Orbán a Le Pen, passando per Giorgia Meloni, nessuno escluso – hanno cercato di capitalizzare il potenziale propagandistico dell'omicidio dell'attivista d’estrema destra statunitense per attribuire alla “sinistra” tutta la violenza politica e chiedere di far giustizia una volta per tutte dei nemici ideologici. - “Dobbiamo fermare la sinistra che incita all'odio!”, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, noto per le sue politiche illiberali nei confronti di oppositori politici e delle fasce più fragili della società. - Per André Ventura, del partito portoghese Chega, “il dibattito sulle idee” ha lasciato il posto all'“odio, alla persecuzione e all'omicidio”. - Santiago Abascal, del partito spagnolo Vox, è andato oltre. Durante un raduno di estrema destra a Madrid, nel corso del quale è stato proiettato un video tributo per Kirk, Abascal ha detto che la sinistra “non ci uccide perché siamo fascisti, ma ci definisce fascisti per ucciderci. La censura non gli basta, quindi ricorrono all'omicidio”. - Per Jordan Bardella, del partito di estrema destra francese Rassemblement National (RN), “la retorica disumanizzante della sinistra e la sua intolleranza [...] alimentano la violenza politica”. - Alice Weidel dell'AfD tedesco ha affermato che Kirk è stato ucciso da “un fanatico che odia il nostro modo di vivere”.

Flottilla per Gaza.

Questa la composizione della missione per nazionalità. Arrivano da ogni parte del mondo, dall'Europa le delegazioni più numerose da Spagna, Italia e Grecia. Forza ragazzi, coraggio e massima prudenza

Milano e San Siro

A differenza di molti amici non mi sono appassionato granché alla vicenda della vendita dello stadio. - Un po' perché non ci sono affezionato a quello stadio mastodontico, contro il quale come Verdi ci eravamo battuti strenuamente alla fine degli anni '80; - un po' perché l'area interessata non è certo il Duomo o il Parco sud, non c'è nulla da salvaguardare (stadio e asfalto), anzi è proprio una schifezza (vedi immagine); - un po' perché non ritengo che lo stadio sia un bene primario che deve restare di proprietà comunale (facendosi carico dei costi di ristrutturazione) ma che è giusto che sia costruito e gestito dalle squadre, che ne sono gli utilizzatori (infatti fu costruito dal presidente del Milan, su terreni di proprietà). Insomma non è certo questa che avrebbe dovuto essere la "madre di tutte le battaglie" per gli ecologisti. Credo poi che la questione si sia incanalata in un mood di nostalgismo conservatore (recente tratto caratteristico della sinistra milanese), ripicca politica, clima da inchieste della procura, ecc. che non ha contribuito alla chiarezza della discussione. Con questo non voglio dire che non sarebbe stato possibile rimettere a nuovo il vecchio stadio come ha fatto a Madrid il Real. Semplicemente le squadre non erano d'accordo, e il comune, esperiti tutti i tentativi, ha fatto bene a non farsi carico dell'enorme investimento. Ora che, dopo un notevole lavoro dei consiglieri comunali, l'iter di vendita è concluso, logica vorrebbe che si ponga l'attenzione sulla qualità dei progetti (vedi l'immaginifico rendering), sul come impiegare al meglio i 200mln ricavati dalla vendita e gli altri degli onori di urbanizzazione, ecc. Insomma guardando avanti. Speriamo, ma senza troppe illusioni: in Italia ben sappiamo che qualche "Tar del Lazio" (o corte dei conti, o procura, o consiglio di stato, o chissachealtro) è sempre pronta a intervenire, specie se possono saltare fuori dei bei titoloni sui giornali... Vedremo.