martedì 7 ottobre 2025

Milano da amare

La scorsa settimana "La Lettura" del Corriere della sera ha dato voce a tre giovani scrittori che hanno da poco pubblicato i loro romanzi ambientati a Milano. Il tema della conversazione era proprio Milano, se ne sta parlando molto in questi giorni e loro osservazioni danno uno spaccato efficace della percezione della nostra città. Ne riporto alcuni stralci. Loro sono Alice Valeria Oliveri, Pietro Santetti e Fabrizio Sinisi. Alice Valeria Oliveri "...stavo ambientando a Roma il romanzo ma a un certo punto mi sono bloccata e mi sono detta "No. Io lo devo portare a Milano". Accade secondo me perché Milano è molto più stimolante come luogo, se si vuole scrivere della contemporaneità. È una città in cui succedono tante cose." " Milano, a differenza di altre città e un luogo dove molta gente viene da fuori Qui, si creano comunità solidali, frequentate da persone che abitano un luogo e una casa diversi da quelli di nascita." Pietro Santetti "Milano perché è lì che si sogna di realizzare le proprie ambizioni in un luogo in cui essere se stessi senza troppi giudizi bigotti. Milano che è un incubatrice di tante storie incredibili." "Credo che il perenne cambiamento e aggiornamento di Milano verso il futuro e la modernità faccia parte della sua natura. Si reinventa sempre va sempre avanti. Va sempre veloce. " "A Milano ci sono concerti ed eventi, è sempre affascinante, soprattutto per la gente che ci vive, che è lì perché ha un obiettivo, perché è brillante, perché vuole realizzare delle cose, quindi è molto stimolante. Milano è bella per quello che ha da offrire." Fabrizio Sinisi "Milano è uno scenario brutto, per molti aspetti neutro, ma che a differenza di città che hanno un paesaggio culturale storico monumentale molto forte ti consente di proiettare più cose. Ti concede possibilità visionarie." "Milano è la città in cui più che in ogni altra hai l'impressione di poter diventare quello che vuoi. Uno scenario che dà ai personaggi illusione più o meno vera di potersi trasformare." "Milano perché la maggior parte di grandi movimenti di cambiamento e di trasformazione della società sono cominciati a Milano, dall'illuminismo francese al Risorgimento al fascismo al berlusconismo. Tutti i grandi movimenti di trasformazione antropologica culturale politica di questo paese hanno avuto la loro incubatrice in questa città." "Milano prefigura cose che poi succedono anni dopo nel resto del paese è il luogo in cui si manifesta per primo qualcosa di sotterraneo." Punti di vista di giovani dai quali interpretare Milano, continuare ad amarla e a cercare di migliorarla.

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