martedì 7 ottobre 2025
La comunicazione dell'estrema destra.
Una strategia di comunicazione coordinata e globale.
Un coordinamento mondiale che è un grande problema per i progressisti
(che continuano a coltivare con passione divisioni e polemiche interne), che non sono attrezzati per competere su questo piano.
Un articolo di "Valigia blu" spiega bene quanto le strategie ispirate da Steve Bannon e altri abbiano preso piede.
"Tutti i leader di estrema destra – da Orbán a Le Pen, passando per Giorgia Meloni, nessuno escluso – hanno cercato di capitalizzare il potenziale propagandistico dell'omicidio dell'attivista d’estrema destra statunitense per attribuire alla “sinistra” tutta la violenza politica e chiedere di far giustizia una volta per tutte dei nemici ideologici.
- “Dobbiamo fermare la sinistra che incita all'odio!”, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, noto per le sue politiche illiberali nei confronti di oppositori politici e delle fasce più fragili della società.
- Per André Ventura, del partito portoghese Chega, “il dibattito sulle idee” ha lasciato il posto all'“odio, alla persecuzione e all'omicidio”.
- Santiago Abascal, del partito spagnolo Vox, è andato oltre. Durante un raduno di estrema destra a Madrid, nel corso del quale è stato proiettato un video tributo per Kirk, Abascal ha detto che la sinistra “non ci uccide perché siamo fascisti, ma ci definisce fascisti per ucciderci. La censura non gli basta, quindi ricorrono all'omicidio”.
- Per Jordan Bardella, del partito di estrema destra francese Rassemblement National (RN), “la retorica disumanizzante della sinistra e la sua intolleranza [...] alimentano la violenza politica”.
- Alice Weidel dell'AfD tedesco ha affermato che Kirk è stato ucciso da “un fanatico che odia il nostro modo di vivere”.
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